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Per la prima volta si sono riuniti, in Roma, il giorno 26 maggio 2011, le OO.SS. rappresentanti la categoria.

Tutti i presenti hanno concordato sulla centralità del ruolo della dirigenza penitenziaria per il superamento dell’emergenza.

E’ ingiusto e scandaloso che, a distanza di sei anni dalla legge di riforma, ancora non vi sia:

1. contratto di categoria;
2. attuazione dell’art. 28 del D.Lgs. 63/2006;
3. scarsa trasparenza nelle procedure di assegnazione d’incarichi;
4. mancata programmazione del fabbisogno del personale tutto, in particolare della dirigenza penitenziaria, i cui ultimi concorsi sono di oltre 15 anni fa;
5. il riconoscimento economico degli incarichi supplementari e aggiuntivi;
6. il mancato puntuale pagamento delle prestazioni straordinarie.

Inoltre, è profondamente iniquo che vengano conferite responsabilità di ogni ordine alla dirigenza penitenziaria senza che alla stessa vengano assicurate le risorse umane e finanziarie necessarie.

Le OO.SS. sottoscritte hanno licenziato gli allegati documenti, per cui chiedono il serio coinvolgimento di tutti i colleghi alle azioni di protesta che, concordate in maniera unitaria, saranno proclamate e poste in essere nel caso in cui dovesse continuare la latitanza degli organi competenti, politici e amministrativi.