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Comunicato 28/06/2011
partecipazione dei dirigenti penitenziari d’istituto e di uepe alla manifestazione unitaria di protesta del 6 luglio 2011 – Roma – Palazzo Vidoni – ore 11,00

            Gent.mi Sigg. Provveditori, Gent.mi Direttori degli Istituti Penitenziari e degli Uepe, informalmente si è appreso che in un provveditorato, proprio per il giorno 6 luglio, sarebbe stata indetta una riunione di servizio rivolta ai dirigenti penitenziari di diritto pubblico; le SS.LL. comprenderanno come ciò venga percepito non serenamente da parte di quanti, direttori d’istituto e di uepe della suddetta regione, hanno ben ragione di voler partecipare alla manifestazione che si terrà in Roma, al fine di denunciare la gravissima situazione della categoria e dell’attuale sistema penitenziario.

           

            Siamo certi che la riunione di servizio di cui sopra, ove la notizia fosse vera, non sia stata convocata al fine di disincentivare la partecipazione dei lavoratori della dirigenza penitenziaria alla grande manifestazione sindacale unitaria, finalizzata a sensibilizzare il Governo e le Autorità Politiche, nonché quelle amministrative del DAP, affinché si pervenga, dopo oramai circa sei anni dalla legge di riforma, alla stipula del primo contratto di categoria, però si comprenderà come l’effettuazione della stessa rischi di favorire acuzie ulteriori nelle relazioni sindacali, piuttosto che agevolare una reciproca disponibilità al dialogo.

           

            Pertanto, alla luce delle considerazioni predette, invitiamo le SS.LL. di rinviare, ove già programmate o  in programmazione, ad altre date le eventuali pur importanti riunioni di servizio nei Provveditorati, negli istituti e uffici, tenendo conto anche della distanza e del viaggio che i dirigenti penitenziari effettueranno per rientrare in sede, ove chiederanno di partecipare alla manifestazione sindacale del 6 luglio la quale, ictu oculi, essendo svolta in Roma, determinerà un sicuro disagio per coloro che verranno da regioni, uffici ed istituti anche distanti.

            Non può essere, infatti, dimenticata in tale circostanza quanto ogni giorno i dirigenti penitenziari offrano allo Stato ricevendo in cambio, purtroppo, solo un costante peggioramento delle condizioni di lavoro e di rischio, forse non così percepibile da parte di quanti abbiano dimenticato la dura realtà operativa a motivo della mancanza di una politica amministrativa che favorisse i necessari e fisiologici avvicendamenti.

            Tra l’altro occorre ricordare come l’amm.ne, nei confronti soprattutto e correttamente della polizia penitenziaria, abbia sempre mostrato di favorire la più ampia partecipazione degli iscritti alle attività sindacali, talché davvero non si comprenderebbe la disparità di trattamento allorquando si tratti della partecipazione dei dirigenti penitenziari di diritto pubblico alla prima, grande, manifestazione pubblica della categoria, all’indomani della legge n. 154/2005.

            Tanto si manda anche al Sig. Ministro affinché poi non debba dolersi se i rapporti con le OO.SS. dei direttori degli istituti penitenziari e degli uepe dovessero poi risultare più difficili e complessi.

            Confidando nella Loro sensibilità per l’attenzione che pongono sui temi che attengano la possibilità concreta che il diritto di partecipazione sindacale, finalizzato a conseguire il contratto di lavoro, non venga in qualche modo affievolito, si porgono i più cordiali e sinceri saluti.
Il Segretario Nazionale
dr. Enrico SBRIGLIA

 

 

 

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