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Prot. n.11/T/2012 del 09 maggio 2012 11/05/2012
Circolare n.3633/6082 del 27.03.2012 - Attribuzione di assegni una tantum
Alle Colleghe ed ai Colleghi, Dirigenti penitenziari di Istituto Penitenziario e di Esecuzione Penale Esterna LORO SEDI
Care Colleghe, cari Colleghi,
come è noto al personale del Ministero della Giustizia destinatario della disciplina del Comparto sicurezza compete l'attribuzione di assegni una tantum, per gli anni 2011-2012-2013, in applicazione del decreto del Ministro 17 novembre 20111.
E' altresì noto che tra questo personale rientra anche il personale della carriera dirigenziale penitenziaria di cui al D.Lgs. 15 febbraio 2006 n.63, che è attualmente destinatario del trattamento giuridico ed economico del personale dirigente della Polizia di Stato.
Il Si.Di.Pe., avendo il Dipartimento diramato sulla materia la Circolare n.3633/6082 del 27.03.2012, pur apprezzando l'attenzione che con essa si è inteso rivolgere al personale del Ministero della Giustizia destinatario della disciplina del Comparto Sicurezza, ha ritenuto opportuno richiedere al Capo del Dipartimento la sollecita applicazione dei benefici economici previsti dalla normativa in argomento, poiché allo stato essa costituisce l'unica possibilità di incremento stipendiale per i dirigenti penitenziari, che attendono oramai da quasi sette anni la stipula del primo contratto nazionale di categoria e la compiuta applicazione dell'articolo 28 del D.Lgs. n.63/2006,
In particolare è stato richiesto al Capo del Dipartimento di far sapere se l'Amministrazione abbia già effettuato, anche per il personale della carriera dirigenziale penitenziaria ex D.Lgs. n.63/2006 la quantificazione degli importi degli assegni una tantum da corrispondere a ciascun dirigente penitenziario avente diritto, quantificazione propedeutica ed essenziale ai fini dell'espletamento delle procedure di competenza del MEF per la liquidazione delle somme.
E' stato inoltre richiesto di conoscere la mensilità dalla quale inizieranno ad essere corrisposte ai dirigenti penitenziari gli assegni una tantum in parola, anche in applicazione dell'art.4 del D.M. 17.11.2011.
Sarà cura di questa Segreteria Nazionale tenerVi informati sulla questione.
Colgo l'occasione per informarVi che sebbene giungano voci sulla circostanza che sarebbe stata predisposta una bozza di contratto, in realtà non vi sono elementi che ragionevolmente possano far ritenere maturate le condizioni, politiche e finanziarie, per l'apertura del tavolo negoziale.
In ogni caso il Si.Di.Pe. non sarebbe assolutamente disponibile ad accettare proposte inadeguate, non coerenti cioè con la legge Meduri (che ha previsto un trattamento economico non inferiore a quello della dirigenza contrattualizzata2) e con quanto ha già sostenuto nell'ultimo incontro al Dipartimento della Funzione Pubblica, oramai risalente al 13 settembre scorso.
In quell'occasione, infatti, questa organizzazione sindacale aveva indicato che rispetto ai diversi contratti di natura pubblicistica (come quelli del comparto sicurezza, della carriera prefettizia o di quella diplomatica) vi era l'esigenza di individuare gli istituti giuridici ed economici più idonei e appropriati rispetto alle caratteristiche proprie della dirigenza penitenziaria, al fine di dare le giuste risposte alla legittima necessità di riconoscimento della specificità dei dirigenti penitenziari e di tutte le loro innumerevoli responsabilità.
In tal senso si è avuta assicurazione dalla parte pubblica che il riferimento principale e di partenza sarebbe stato il contratto della carriera prefettizia, senza rinunciare alla valutazione dei contratti del restante personale in regime di diritto pubblico.
In ogni caso è del tutto ovvio che il Si.Di.Pe. non darebbe il proprio assenso ad un contratto di carattere meramente normativo (peraltro nessun istituto giuridico contrattuale può prescindere da un contenuto direttamente o indirettamente economico: si pensi al congedo ordinario) né ad un contratto che non recuperasse gli arretrati e gli istituti giuridici già maturati dalla dirigenza penitenziaria durante la sua lunga permanenza nel comparto sicurezza.
A presto.

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1. adottato ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27.10.2011, in attuazione dell'art.8, comma 11 bis, del decreto legge 31 maggio .2010, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.122, nonché dell'art.1 del decreto legge 26 marzo 2011, n.27, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2011, n.74
2. L'art.1, comma 1, lett. d) L. 27 luglio 2005, n. 154 ha previsto, infatti, la <<determinazione di un trattamento economico onnicomprensivo, non inferiore a quello della dirigenza statale contrattualizzata, articolato in una componente stipendiale di base, in una componente correlata alle posizioni funzionali ricoperte e agli incarichi di responsabilità esercitati, in una componente rapportata ai risultati conseguiti rispetto agli obiettivi fissati ed alle risorse assegnate>>.

Il Segretario Nazionale
Rosario Tortorella

 

 

 

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