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Lettera al Ministro della Giustizia 07/07/2012
Emergenza penitenziaria e Spending review: riduzione dirigenti e personale penitenziario?
Signor Ministro della Giustizia
in questo difficile momento nel quale versa il sistema penitenziario italiano il Si.Di.Pe. - sindacato che raccoglie il maggior numero dei dirigenti penitenziari di diritto pubblico ex D.Lgs. n.63/2006- ritiene di dover intervenire nel pubblico dibattito, valutando che sia dovere di un sindacato responsabile partecipare
costruttivamente e coerentemente al proprio ruolo sociale e istituzionale ai processi di governo della pólis.
Questa Segreteria Nazionale ha già avuto modo di dire in altre occasioni che il momento di grave recessione del Paese fa registrare un arretramento di fatto dei diritti di tutti, e in questo contesto il mondo penitenziario, da sempre destinatario di una scarsa attenzione, subisce un arretramento ulteriore che rischia persino di acuirsi spingendosi oltre la sostenibilità.
Non si vuole in questa occasione ripetere quello che altrimenti rischierebbe di essere letto come il solito cahiers de doléances o, peggio, come una ostruzionistica opposizione a qualunque cambiamento che pure
avesse finalità lodevoli e contenuti condivisibili se non anche interiormente ritenuti, in tutta coscienza, giusti e da realizzare.
Che questa posizione ostruzionistica non appartiene ai dirigenti penitenziari è nei fatti, è nell’impegno straordinario che continuano a profondere con enormi sacrifici e rischi, in un contesto in cui è stato
dichiarato lo stato di emergenza delle carceri, quella emergenza che Essi devono quotidianamente gestire con ridottissime risorse, umane ed economiche.


 

 

 

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