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Il Presidente della Camera dei Deputati, On.le Gianfranco Fini ha disposto la trasmissione della documentazione¹ inviatagli dal Si.Di.Pe. alla Commissione parlamentare competente, affinché i Deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che ritengano opportune in relazione all’approvazione da parte della Camera dell’Ordine del giorno n.9/5389/53².
Come è noto questa Segreteria Nazionale SiDiPe in relazione all’approvazione avvenuta il 07 agosto scorso da parte della Camera dei Deputati dell’Ordine del giorno n.9/5389/53 – presentato dall’On.le Rita Bernardini in adesione alle preoccupazioni espresse dal Si.Di.Pe. e accettato dal Governo - in occasione dell’approvazione del D.L. 6 luglio 2012 n. 95 sulla spending review3, ha chiesto al Signor Ministro della Giustizia4 un proprio autorevole intervento presso il Signor Presidente del Consiglio e i titolari degli altri Dicasteri competenti affinché, con l’urgenza che la situazione impone, il Governo aderisca nel modo più completo possibile all’Ordine del giorno n.9/5389/53, concretizzando l’impegno assunto in Parlamento di escludere dalla riduzione degli organici i dirigenti penitenziari di diritto pubblico ex D.Lgs. n.63/20065 e il restante personale penitenziario, prevista dal D.L. 95/2012 relativo alla spending review.
Ma il Si.Di.Pe. ha ritenuto di investire della delicatissima questione anche altri soggetti politici ed istituzionali, tenuto conto della grave emergenza delle carceri6 e dell’intero sistema penitenziario, essendo indubbio che il “sistema giustizia” e il “sistema sicurezza” comprendono anche quello dell’esecuzione
penale e i problemi e gli interventi sui primi non possono non tenere conto del “sistema penitenziario”.
Difatti per quanto attiene l’aspetto “sicurezza” è di tutta evidenza che la sicurezza penitenziaria è sicurezza dentro e fuori dal carcere e che la rieducazione del condannato è sicurezza per i cittadini poiché la restituzione alla società di uomini migliori e capaci di reinserirsi dopo l’espiazione della pena (detentiva o alternativa alla detenzione) consente una effettiva riduzione della recidiva; per quanto riguarda l’aspetto
“giustizia”, invece, non può esservi dubbio alcuno che il carcere e gli u.e.p.e. fanno parte del “sistema giustizia” nel suo complesso, perché la giustizia non si ferma nelle aule dei tribunali e delle corti ma si attua all’interno dei penitenziari e attraverso gli uffici di esecuzione penale esterna (peraltro la pena detentiva dovrebbe essere l’extrema ratio).
Orbene, è ragione di grande soddisfazione che può rendersi noto che la Segreteria del Presidente della Camera, On.le Gianfranco Fini, ha comunicato formalmente a questa Segreteria Nazionale del Si.Di.Pe. che nei giorni scorsi il Presidente della Camera dei Deputati ha disposto la trasmissione della documentazione inviatagli da questa Organizzazione Sindacale alla Commissione parlamentare competente, affinché i Deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che ritengano opportune.
Quest’attenzione della Presidenza della Camera, è espressione evidente di una sensibilità oramai diffusa della Camera dei Deputati, sulla delicatissima questione penitenziaria e che oramai è sempre più estesa presso tutte le sedi istituzionali e sociali, senza alcuna distinzione di colore politico.
Il Si.Di.Pe. - che raccoglie il maggior numero dei dirigenti penitenziari di diritto pubblico ex D.Lgs. n.63/2006 - ringrazia la Presidenza della Camera dei Deputati, i Deputati7, e tutti gli altri soggetti istituzionali per l’attenzione e la sensibilità verso il mondo penitenziario, i dirigenti penitenziari e tutti gli operatori del carcere, condizioni importantissime affinché il Governo sia spinto a concretizzare l’impegno discendente dall’Ordine del giorno n.9/5389/53 più volte sopra citato, non potendosi non riconosce al personale penitenziario tutto il merito esclusivo di mantenere in piedi un sistema che è oramai quasi al collasso.