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Prot. n.59/T/2012 del 05 ottobre 2012 05/10/2012
Emergenza penitenziaria e Spending review. Riduzione organico personale penitenziario Dirigente e del Comparto Ministeri. - RESOCONTO INCONTRO DEL SI.DI.PE. CON IL VICE CAPO VICARIO DEL D.A.P. DOTT.SSA SIMONETTA MATONE -
Ieri 4 ottobre una delegazione del Consiglio Direttivo del Si.Di.Pe. composta dal Segretario Nazionale Rosario Tortorella e dal Consigliere Mariantonietta Cerbo, unitamente al Presidente
Cinzia Calandrino,hanno incontrato il Vice Capo Vicario del Dipartimento Dott.ssa Simonetta Matone.
Il Si.Di.Pe., infatti, aveva chiesto al Capo del Dipartimento un incontro sulla questione del rischio di una riduzione dei dirigenti penitenziari, oltre che del restante personale penitenziario, prevista dal comma 11 dell’art. 2 del D.L. 6 luglio 2012 n. 952 (Spending review), nonostante la Camera dei Deputati abbia approvato il 7 agosto scorso, in sede di conversione del D.L. 95/2012, l’Ordine del giorno n. 9/5389/53 che <>.
 • La gravissima situazione di emergenza penitenziaria, pure dichiarata dal Governo,
 • il dramma del sovraffollamento delle carceri, contenitori di oltre 67.000 detenuti a fronte di una capienza complessiva di 42.000 posti,
 • l'assoluta insufficienza delle risorse finanziarie e umane,
 • il depauperamento dei dirigenti penitenziari, tanto del ruolo di istituto penitenziario, chiamati a gestire l’emergenza delle carceri) quanto - e ancor piú – del ruolo di esecuzione penale esterna, chiamati a concorrere alla gestione di questa emergenza attraverso l’attuazione alle misure alternative alla detenzione, volano essenziale per decongestionare le carceri.
 • la grave carenza di personale penitenziario di tutti i profili professionali e, in particolare: l’irrisorietà di funzionari giuridico-pedagogici, la quasi sparizione dei funzionari di servizio sociale, la carenza di organico, pari a circa 7000 unitá, del personale di polizia penitenziaria.
Questo é il quadro drammatico di un'emergenza penitenziaria mai vista prima e per la cui quotidiana gestione, perché siano contenuti i danni, sono chiamati ad operare i dirigenti penitenziari, ed é su questa emergenziale situazione che si sta abbattendo lo tzunami della spending review.
Per questo il Si.Di.Pe. si é tempestivamente mosso ottenendo l'approvazione dell'ordine del giorno della Camera n. 9/5389/53 del 07.08.2012.
Al Ministro della Giustizia e all'Amministrazione il Si.Di.Pe. ha chiesto interventi sul Governo perchè le carceri non siano private dei direttori, primi garanti dei principi di legalità nell’esecuzione penale quali detentori del compito loro demandato dall’ordinamento di assicurare l’equilibrio tra le esigenze di sicurezza, (penitenziaria e della collettività) e quelle di trattamento rieducativo delle persone detenute, ai fini di una risocializzazione efficace dalla quale dipende l'abbattimento della recidiva.
Al Ministro della Giustizia Paola Severino e all'Amministrazione il Si.Di.Pe. ha chiesto anche interventi sul Governo perchè gli uffici di esecuzione penale esterna - quegli uffici che dovrebbero assicurare il potenziamento delle misure alternative al carcere che il Guardasigilli ha dichiarato di voler ampliare per decongestionare le carceri - non siano privati dei loro direttori (giá oggi il loro numero é talmente irrisorio da determinare che un solo dirigente copra tre e finanche quattro U.E.P.E.), mentre anche i funzionari di servizio sociale sono sempre meno.
Il Si.Di.Pe. ha chiesto ed ha aspettato un riscontro su questi problemi, riscontro mai giunto, mentre si susseguono voci allarmanti di piani di riduzione degli organici, liste di proscrizione per dirigenti penitenziari da pensionare, soppressione di posti di funzione dirigenziale, accorpamenti di sedi penitenziarie, declassamento a sedi non dirigenziali di molti uffici, elaborazione da parte della Direzione Generale del Personale e della Formazione di una bozza di provvedimento per la mobilità3 dei dirigenti penitenziari e di un’altra bozza di decreto ministeriale per loro valutazione4 (bozze inviate ai sindacati).
E tutto questo senza che i dirigenti penitenziari sino ad oggi abbiano visto riconosciuto alcuno dei diritti discendenti dalla legge 154/2005 istitutiva della carriera. Mentre l’emergenza penitenziaria si acuisce, non si riduce il numero dei detenuti, molti dirigenti e personale vanno in pensione, si propone il nuovo circuito regionale ex art.115 DPR 230/2000, il regime detentivo aperto e la vigilanza dinamica ( che senza direttore e personale vuol dire autogestione dei detenuti o al massimo, se ci saranno poliziotti penitenziari sufficienti, gestione penitenziaria di polizia).
Il Si.Di.Pe. aveva incontrato il Vice Capo Dipartimento Luigi Pagano ed ha riscontrato preoccupazioni e mancanza di certezze.
Ha poi chiesto al Capo Dipartimento di concedere a questo Segretario Nazionale ed a una delegazione del Si.Di.Pe. un incontro sulla delicatissima questione e sulle strategie che l’Amministrazione intende mettere in campo per far fronte alla grave situazione penitenziaria.
A riceverci è stato delegato il Vice Capo Vicario Simonetta Matone. A Lei il Si.Di.Pe. ha manifestato le preoccupazioni costantemente espresse per un sistema penitenziario che si sta collassando e che, ove si desse applicazione alla spending review, rischia di esplodere.
Ha parlato della preoccupazione di una involuzione del carcere verso la mera custodia ed il mero controllo di polizia, senza direttori, senza personale pedagogico, senza u.e.p e. in grado di funzionare e con il conseguente pregiudizio di inattuabilitá delle misure alternative e con l’aumento della carcerizzazione che ne consegue.
Ha parlato di dirigenti penitenziari che sono troppo pochi, chiamati a gestire un'emergenza penitenziaria mai vista prima e per di più senza risorse; ha parlato di dirigenti penitenziari pagati al di sotto di quel trattamento economico onnicomprensivo non inferiore a quello della dirigenza statale contrattualizzata5 previsto dalla legge; ha parlato di dirigenti penitenziari privati della ricostruzione della propria carriera, quindi della propria storia professionale, per effetto dell’assurda mancata applicazione dell'art.28 del Decreto Legislativo 15 febbraio 2006, n.636, senza il primo contratto di categoria cui avrebbero diritto per legge e per rispetto dei principi costituzionali, nonostante siano trascorsi 7 anni dalla legge 27 luglio 2005 n.154 istitutiva della carriera dirigenziale penitenziaria; ha parlato di dirigenti penitenziari ai quali è provvisoriamente applicato il trattamento giuridico ed economico del personale dirigente della polizia di Stato che espleta funzioni di polizia7 ma che di fatto, non si comprende per quali alchimie, percepiscono un trattamento economico (anche pensionistico) più basso di quelli; ha riferito di una dirigenza scoraggiata e sdegnata per la disattenzione alle problematiche penitenziarie e al suo delicatissimo lavoro nelle sedi penitenziarie e negli uffici di esecuzione penale esterna.
La dott.ssa Matone ha mostrato assoluta comprensione per le questioni rappresentate ed ha riferito che le preoccupazioni del Si.Di.Pe. sono quelle della stessa Amministrazione che, infatti, attraverso una lettera del 13 luglio scorso indirizzata dal Capo del Dipartimento al Guardasigilli ha rappresentato a questi gli effetti che l’applicazione dei tagli di organico statuiti nel Decreto Legge 6 luglio 2012 n.95 produrrebbero sull’organizzazione dell’Amministrazione e più esattamente che tale ulteriore riduzione rispetto alle precedenti comprometterebbe la tenuta del sistema penitenziario, sottolineando che l’esecuzione della pena e delle misure cautelari detentive contribuisce ad assicurare l’ordine e la sicurezza pubblica e, in tal senso, il sistema penitenziario costituisce nel suo insieme articolazione appartenente alla complessiva struttura di sicurezza dello Stato8.
Al Si.Di.Pe. il Vice Capo Vicario, ha dato atto dell’importanza dell’Ordine del giorno n. 9/5389/53 del 07.08.2012 approvato dalla Camera e accettato dal Governo, senza il quale non vi sarebbero oggi margini di interlocuzione con gli altri Organi competenti, tuttavia non ha potuto dare esso non fosse attuato l’Amministrazione si troverà costretta ad operare delle riduzioni dei posti di funzione; ha comunque assicurato che le questioni affrontate nel corso dell’incontro, le preoccupazioni del Si.Di.Pe. e le difficoltà dei dirigenti penitenziari da esso rappresentate, sarebbero state sottoposte all’attenzione del Capo del Dipartimento.
Il Si.Di.Pe. ha incontrato anche il Direttore Generale del Personale Riccardo Turrini Vita ed ha avuto conferma che l’Amministrazione confida nell’esclusione dell’Amministrazione dalle riduzioni di organico ma che si stanno valutando i posti di funzione dirigenziale da eliminare.
E’ di tutta evidenza, quindi, che non vi è certezza sulla volontà del Governo di dare attuazione all’Ordine del giorno e che l’Amministrazione sta comunque procedendo a elaborare una ipotesi di applicazione della spending review anche alla dirigenza penitenziaria.
Questa contraddittorietà di comportamento non ci convince affatto. Non si comprende come si possa affermare che tale ulteriore riduzione di personale rispetto alle precedenti comprometterebbe la tenuta del sistema penitenziario e dall’altra lavorare per apportare le riduzioni, lavorare cioè per condannare il sistema ad esplodere.
Come Direttori penitenziari e come cittadini pretendiamo coerenza e, per questo, chiederemo al Ministro della Giustizia di intervenire perché non voglia che proprio su questo Governo tecnico, sul quale sono state riposte da tutti grandi speranze, ricada la responsabilità dell’esplosione del sistema penitenziario.

Il Segretario Nazionale
Rosario Tortorella

IL PRESIDENTE
Cinzia CALANDRINO

IL SEGRETARIO NAZIONALE VICARIO
Francesco D’ANSELMO

IL SEGRETARIO NAZIONALE AGGIUNTO
Nicola PETRUZZELLI

_______________________________________________
1 Art. 2 - Riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni- comma 1, D.L. 6 luglio 2012, n. 95: << 1. Gli uffici dirigenziali e le dotazioni organiche delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, delle agenzie, degli enti pubblici non economici, degli enti di ricerca, nonché degli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed
integrazioni sono ridotti, con le modalità. previste dal comma 5, nella seguente misura:
  a) gli uffici dirigenziali, di livello generale e di livello non generale e le relative dotazioni organiche, in misura non inferiore, per entrambe le tipologie di uffici e per ciascuna dotazione, al 20 per cento di quelli esistenti;
  b) le dotazioni organiche del personale non dirigenziale, apportando un'ulteriore riduzione non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale. Per gli enti di ricerca la riduzione di cui alla presente lettera si riferisce alle dotazioni organiche del personale non dirigenziale, esclusi i ricercatori ed i tecnologi. (…)>>
2 D.L. 6 luglio 2012, n. 95 <> ( titolo così modificato dalla legge di conversione) convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 7 agosto 2012, n. 135.
“Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”
3 nota GDAP-0339133-2012 del 24.09.2012 con la quale il D.A.P. ha trasmesso alle OO.SS. “per opportuna informativa e per eventuali osservazioni da far pervenire entro il 4 ottobre p.v., la bozza di decreto relativo alla comunicazione degli incarichi articolo 10 D.Lgs. 63/2006, predisposto dalla competente Direzione Generale del Personale e della Formazione”, riscontrata dal Si.Di.Pe. con nota Prot. n.56/T/2012 del 02 ottobre 2012 <>.
4 nota GDAP-0339127-2012 del 24.09.2012 con la quale il D.A.P. ha trasmesso alle OO.SS. “per opportuna informativa e per eventuali osservazioni da far pervenire entro l’8 ottobre p.v., lo schema di decreto ministeriale relativo ai criteri per la valutazione annuale dei funzionari della carriera dirigenziale penitenziaria, predisposto dalla competente Direzione Generale del Personale e della Formazione in ossequio all’art.13 del D.Lgs. 63/2006”. Prot. n.57/T/2012 del 03 ottobre 2012 avente ad oggetto <>, riscontrata dal Si.Di.Pe. con nota Prot. n.57/T/2012 del 03 ottobre 2012 <>
5 Art.1, comma 1, lett. D) della legge n.154/2005: “un trattamento economico onnicomprensivo, non inferiore a quello della dirigenza statale contrattualizzata, articolato in una componente stipendiale di base, in una componente correlata alle posizioni funzionali ricoperte e agli incarichi di responsabilità esercitati, in una componente rapportata ai risultati conseguiti rispetto agli obiettivi fissati ed alle risorse assegnate”
6 art.28 D.Lgs. n.63/2006 “Clausole di salvaguardia”:.
  <<1. Ai fini dell'applicazione di tutti gli istituti giuridici ed economici di cui al presente decreto, i funzionari conservano l'anzianità maturata con riferimento alle pregresse qualifiche dirigenziali e direttive ovvero posizioni economiche di provenienza.
      2. Ai fini della copertura degli incarichi di cui all'articolo 7, successivamente allo scrutinio di cui all'articolo 26, comma 4, il requisito dell'anzianità di cui all'articolo 7, comma 1, è calcolato tenendo conto della pregressa anzianità maturata complessivamente nell'ex carriera direttiva e dirigenziale.
       3. Sono fatti salvi gli effetti degli inquadramenti disposti ai sensi della legge 15 dicembre 1990, n. 395. >>
7 fino alla data di entrata in vigore dei decreti legislativi previsti dall'articolo 1 della legge 27 luglio 2005 n. 154 il trattamento giuridico ed economico spettante, ai sensi della normativa vigente, al personale dirigenziale - qualifica di primo dirigente della polizia di Stato che espleta funzioni di polizia (cfr. D.M. 30/09/2005 Reg. alla Corte dei Conti il 31/10/2005 pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 23 del 15/12/2005)
8 come peraltro ci risulta per essere stato comunicato alle OO.SS. con nota GDAP-0276479-2012 del 25.7.2012 “Spending review. Riduzioneorganico personale penitenziario Dirigente e del Comparto Ministeri” .


 

 

 

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rassegna stampa su www.studiocataldi.it