www.sidipe.it

Il Si.Di.Pe., la maggiore organizzazione sindacale dei dirigenti penitenziari, ha ripetutamente espresso la forte preoccupazione per le gravissime conseguenze che l'applicazione all'amministrazione penitenziaria della riduzione delle dotazioni organiche statuite dall'articolo 2, comma 1 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, determinerebbe sul sistema penitenziario, rappresentando, pertanto, la necessità che il personale della carriera dirigenziale penitenziaria sia escluso dalle richiamate riduzioni, anche in forza dell'attuazione dell'Ordine del giorno precitato. Tale preoccupazione è stata raccolta anche nella seduta del Senato della Repubblica n.818 di martedì 23.10.2012 allorquando è stata presentata dal Senatore Salvo FLERES (Membro Gruppo CN:GS-SIPID-IB-FI e, tra gli altri incarichi, Membro della 5ª Commissione permanente-Bilancio, Membro della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani e Garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e per il loro reinserimento sociale della Regione Sicilia) l’interrogazione parlamentare a risposta scritta n.4-08483, rivolta: al Ministro della Giustizia;al Ministro per la Pubblica Amm.ne e la Semplificazione; al Ministro dell'Economia e delle Finanze.
L’interrogazione è rivolta a sapere dal Governo, anche in relazione all'Ordine del giorno della Camera dei Deputati n. 9/5389/53, approvato nella seduta del 07.08.2012 e accettato dal Governo:
􀂾 << se il Governo non intenda far fronte alla grave carenza di direttori di istituto penitenziario e di ufficio di esecuzione penale esterna e per garantire l'assolvimento dei compiti, delle funzioni e dei ruoli loro propri;
atteso che essi sono i primi garanti dei principi di legalità nell'esecuzione penale, essendo a loro demandato dall'ordinamento il compito di assicurare l'essenziale equilibrio tra le esigenze di sicurezza (penitenziaria e della collettività) e quelle del trattamento rieducativo delle persone detenute ed in esecuzione penale esterna;
􀂾 se il Governo, alla luce dell'incontrovertibile appartenenza al comparto sicurezza del personale della carriera dirigenziale penitenziaria, anche alla stregua del trattamento giuridico ed economico applicato nonché dei compiti, ruoli e funzioni la cui natura è propria di quelli dello stesso comparto, ritenga di applicare, come sarebbe ovvio e necessario, al personale della carriera dirigenziale penitenziaria di cui al decreto legislativo n. 63 del 2006 l'esclusione dalla riduzione delle dotazioni organiche, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;
􀂾 se, tenuto conto che i dirigenti penitenziari di cui al decreto legislativo n. 63 del 2006 rientrano nel comparto sicurezza, intenda conseguentemente applicare, come sarebbe pure ovvio, anche la deroga alle riduzioni degli organici prevista per le Forze di polizia già dal precedente provvedimento normativo (articolo 1, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138) e che non ha trovato attuazione.>>
Dopo la presentazione dell’analoga interrogazione a risposta scritta n.4/18159 presentata nella seduta della Camera dei Deputati n.705 di mercoledì 17.10.2012 dall’On.le Daniele TOTO (FLI) la presentazione di questa interrogazione è espressione evidente di una crescente attenzione e sensibilità, senza distinzione di colore politico e di partito, verso il mondo penitenziario ed i dirigenti penitenziari, condizione essenziale perché il Governo sia spinto a concretizzare l’impegno discendente dall’Ordine del giorno n.9/5389/53 sopra citato, non potendosi non riconosce alla dirigenza penitenziaria il merito di gestire un’emergenza penitenziaria mai vista prima.


PRESIDENTE
Cinzia CALANDRINO
SEGRETARIO NAZIONALE VICARIO
Francesco D’ANSELMO
SEGRETARIO NAZIONALE AGGIUNTO
Nicola PETRUZZELLI