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COMUNICATO Stato di agitazione del personale della carriera dirigenziale penitenziaria dichiarato unitariamente dalle OO.SS. di categoria in data 11.02.2013. - DICHIARAZIONE DI SANDRO FAVI, RESPONSABILE NAZIONALE CARCERI DEL PD - 12/02/2013
Prot. n.94/T/2013.15 del 13 febbraio 2013
Sandro Favi, responsabile nazionale Carceri del Pd, ha dichiarato grave preoccupazione per lo stato di agitazione proclamato da tutte le organizzazioni sindacali del mondo penitenziario per un imminente decreto del governo che tenderebbe a riorganizzare le articolazioni territoriali dell’amministrazione penitenziaria, che vorrebbe sopprimere alcuni provveditorati regionali e una direzione centrale del Dap, strategica per il governo delle risorse penitenziarie.
Favi ha auspicato che giunga al più presto un chiarimento da parte del ministro della Giustizia, al fine di evitare, in questo momento assai difficile per le nostre carceri e per il sistema dell’esecuzione delle misure alternative, che si aggiunga ulteriore tensione fra i dirigenti e gli operatori tutti.
Ha evidenziato, inoltre, che dopo sette anni ancora i direttori e i dirigenti penitenziari e dell’esecuzione penale esterna sono privi del contratto di lavoro e del loro ordinamento professionale.
Si allega la dichiarazione stampa di Sandro Favi.
Il Si.Di.Pe., che raccoglie il maggior numero di dirigenti penitenziari di diritto pubblico, che in data 11.02.2013 ha indetto, congiuntamente alle altre Organizzazioni Sindacali del personale della carriera dirigenziale penitenziaria, lo stato di agitazione, per le gravi ragioni enunciate nel comunicato unitario SIDIPE, DPS, FPCGIL, CISL-FNS, Codipe UIL, Confsal-UNSA, datato 11.02.2013, auspica che il Ministro della Giustizia promuova ogni più utile ed opportuna iniziativa per la risoluzione positiva delle questioni che, in vero, mortificano ulteriormente il personale della carriera dirigenziale penitenziaria in questo già difficile momento nel quale versa, drammaticamente, il sistema penitenziario.
Difatti, qualora non sarà dato un concreto ed urgente segnale di attenzione alle gravi problematiche della categoria lo stato di agitazione non potrà che culminare, purtroppo, nell’indizione di ulteriori e incisive forme di protesta.
Si allega il Comunicato unitario delle Organizzazioni Sindacali del personale della carriera dirigenziale penitenziaria.

Il Segretario Nazionale
Rosario Tortorella
IL PRESIDENTE
Dott.ssa Cinzia CALANDRINO

IL SEGRETARIO NAZIONALE VICARIO
Dott. Francesco D’ANSELMO

Il SEGRETARIO NAZIONALE AGGIUNTO
Dott. Nicola PETRUZZELLI



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CARCERI: PD, EVITARE ULTERIORI TENSIONI IN UN SISTEMA GIÀ IN CRISI

Dichiarazione di Sandro Favi, responsabile nazionale Carceri del Pd

Siamo molto preoccupati per lo stato di agitazione proclamato da tutte le organizzazioni sindacali del mondo penitenziario per un imminente decreto del governo che tenderebbe a riorganizzare le articolazioni territoriali dell’amministrazione penitenziaria, che vorrebbe sopprimere alcuni provveditorati regionali e una direzione centrale del Dap, strategica per il governo delle risorse penitenziarie.
Auspichiamo che giunga al più presto un chiarimento da parte del ministro della Giustizia, al fine di evitare, in questo momento assai difficile per le nostre carceri e per il sistema dell’esecuzione delle misure alternative, che si aggiunga ulteriore tensione fra i dirigenti e gli operatori tutti.
Constatiamo, infine, che dopo sette anni ancora i direttori e i dirigenti penitenziari e dell’esecuzione penale esterna sono privi del contratto di lavoro e del loro ordinamento professionale.

Roma 13 febbraio 2013

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COMUNICATO
Le OO.SS. del personale della carriera dirigenziale penitenziaria (dirigenti di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna), avendo appreso nella riunione odierna con l’Amministrazione Penitenziaria che:
• sono stati firmati dal Ministro della Giustizia i DD.MM. relativi alla valutazione e all’attribuzione degli incarichi dei dirigenti penitenziari, nonostante dopo anni dalla riforma essi siano ancora privi del primo contratto di categoria né abbia trovato applicazione nei loro confronti la ricostruzione di carriera prevista dall’art.28 del D.Lgs. 63/2006 (ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria);
• è in procinto di essere varato un D.P.C.M. relativo alla riorganizzazione del Ministero della Giustizia che prevede la riduzione di dirigenti penitenziari, anche generali, nonostante essi siano esclusi dalla spending review;
• che l’IGOP ha ritenuto illegittimamente e irragionevolmente di escludere la dirigenza penitenziaria dalla corresponsione dell’indennità una tantum prevista per il comparto sicurezza al quale pure essa appartiene;

PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE


che culminerà nell’indizione di ulteriori e incisive forme di protesta qualora il il Ministro della Giustizia non dia un concreto segnale di attenzione alle gravi problematiche della categoria e, nello specifico,

CHIEDONO

1. che siano immediatamente emanati dall’Amministrazione Penitenziaria i decreti di inquadramento per la ricostruzione di carriera prevista dall’art.28 del D.Lgs. 63/2006 (ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria;
2. che con il D.P.C.M. di riorganizzazione del Ministero della Giustizia, in corso di emanazione, non vengano ridotti i posti di dirigenza, anche generale, del personale della carriera dirigenziale penitenziaria;
3. che siano regolarmente corrisposti ai dirigenti penitenziari gli assegni una tantum previsti per il comparto sicurezza, come già avvenuto lo scorso anno;
4. che il Ministro della Giustizia, con gli atti che riterrà opportuni, definisca inequivocabilmente che al personale della carriera dirigenziale penitenziaria si applica il trattamento economico e giuridico del personale dirigente della polizia di Stato con funzioni di polizia fino alla stipula del primo contratto di diritto pubblico.

Roma, 11 febbraio 2013





 

 

 

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