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COMUNICATO STAMPA - Prot. n.106/T/2013.27 del 02 marzo 2013 02/03/2013
L’ATTUALE GOVERNO NON RIDURRÀ I DIRIGENTI PENITENZIARI
Dopo che il Si.Di.Pe. ha inviato numerose lettere al Ministro della Giustizia, Prof.ssa Paola Severino, e dopo  quella che il 25 febbraio scorso ha inviato anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Monti, il Ministro della Giustizia ha deciso di non portare avanti nessuna ipotesi di riduzione del personale della carriera dirigenziale penitenziaria, che si sarebbe voluta  effettuare attraverso un’erronea applicazione dell’art.2 del D.L. 6 luglio 2012 n. 95 sulla spending review1. La Prof.ssa Paola Severino, infatti, con grande sensibilità istituzionale e senso di responsabilità, ha ritenuto, di non esercitare, entro il termine di decadenza del 28 febbraio 20132, la facoltà di operare la riorganizzazione del Ministero della Giustizia, che avrebbe potuto effettuare ai sensi del comma 10 ter dell’art.2 del D.L. n.95/2012, attraverso una proposta di d.P.C.M. al Presidente del Consiglio dei Ministri. E’ noto che, per le conseguenze che ne sarebbero discese, tutte le Organizzazioni Sindacali dei dirigenti  penitenziari, con un comunicato congiunto dell’11.02.2013, avevano dichiarato lo stato di agitazione e il Si.Di.Pe. aveva denunciato, oltre che la gravità, anche l’incoerenza di una tale riduzione, atteso che il sistema penitenziario è al collasso e la dirigenza penitenziaria di diritto pubblico è oggi più che mai essenziale. Ad essa, infatti, è demandato per legge il compito di assicurare il governo del sistema dell’esecuzione penale, nelle sue diverse articolazioni, centrali e periferiche (D.A.P., PRAP, Istituti penitenziari, UEPE, ecc.), articolazioni che appartengono, tutte, alla complessiva struttura di sicurezza dello Stato, poiché sono espressione operativa dell'esecuzione della pena e delle misure cautelari detentive e contribuiscono, ad assicurare l'ordine e la sicurezza pubblica.  Un’eventuale spending review della dirigenza penitenziaria, a qualunque livello, anche Dipartimentale o Provveditoriale, sarebbe incomprensibile, tanto sotto il profilo logico quanto giuridico, essendo oramai pacificamente riconosciuto, dopo il diretto impegno del Ministro della Giustizia e  l’assicurazione del Capo del Dipartimento,  che nei confronti della dirigenza penitenziaria (e addirittura dell’intera Amministrazione Penitenziaria) non può trovare applicazione la riduzione degli organici prevista  dalla spending review, in virtù dell’esclusione operata prevista dal comma 7 del precitato art.2 D.L. n.95/2012  per  << le strutture e il personale del comparto sicurezza (…)>>. Non vi è dubbio, infatti, che il personale della carriera dirigenziale penitenziaria rientra pienamente nell’ambito del Comparto Sicurezza, ovviamente in tutte le articolazioni dell’Amministrazione penitenziaria,  poiché ad esso sono demandate dall’Ordinamento penitenziario, dal Regolamento di Esecuzione e dal D.Lgs. 15.02.2006 n. 63 funzioni di garanzia dell’ordine e della sicurezza. E, infatti, i dirigenti penitenziari sono da sempre destinatari del trattamento giuridico ed economico del personale dirigente della Polizia di Stato. La decisione del Ministro della Giustizia, Prof.ssa Paola Severino, è senz’altro quell’atto di ordinaria ragionevolezza che il Si.Di.Pe. aveva richiesto, perché non fosse compiuta un’ingiustizia nei confronti dei dirigenti penitenziari, servitori dello Stato che non si sono mai risparmiati e che, nonostante difficoltà insuperabili, hanno sempre responsabilmente assicurato il governo del vacillante sistema penitenziario, a fronte della nota e gravissima emergenza. Alla luce delle dichiarazioni rese unanimemente da pressoché tutte le forze politiche impegnate nelle ultime elezioni, confidiamo che sulla questione non si debba più ritornare.

Il Segretario Nazionale
Rosario Tortorella

PRESIDENTE
Dott.ssa Cinzia CALANDRINO
 
SEGRETARIO NAZIONALE VICARIO
Dott. Francesco D’ANSELMO

SEGRETARIO NAZIONALE aggiunto
Dott. Nicola PETRUZZELI

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1 D.L. 6 luglio 2012, n. 95 sulla spending review, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 7 agosto 2012, n. 135
2 il termine, che era fissato al 31.12.2012 dal comma 10 ter dell’art.2 del D.L. 6 luglio 2012 n. 95 sulla spending review, è stato prorogato al 28.02.2013 dalla L. 24-12-2012 n. 228

 


 

 

 

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