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COMUNICATO STAMPA Prot. n.125/T/2013.46 del 25 maggio 2013 26/05/2013
Assegni “una tantum” anche al personale della carriera dirigenziale penitenziaria
Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha reso noto che la Corte dei Conti ha registrato, in data 23 maggio, il D.M. del 12 dicembre dello scorso anno relativo all’attribuzione dell’indennità “una tantum” al personale della Carriera dirigenziale penitenziaria di cui al D.Lgs. e al personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Il Si.Di.Pe. immediatamente e per primo era intervenuto presso l’allora Ministro della Giustizia Paola Severino quando, già  nel mese di gennaio di quest’anno, si era appresa la notizia che l’Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi  dei costi del lavoro pubblico (I.G.O.P.) aveva incomprensibilmente opposto il proprio parere negativo all’attribuzione a favore del personale della Carriera dirigenziale penitenziaria degli assegni una tantum1 destinati al comparto sicurezza per l’anno 2012.
Da subito il  Si.Di.Pe. aveva sostenuto con forza il diritto della dirigenza penitenziaria al riconoscimento del beneficio di legge spettante al comparto sicurezza, nel quale da anni e in modo indiscusso è inserita. 
Per questo assurdo disconoscimento, e per le conseguenze che sarebbero potute discendere, il Si.Di.Pe. e altre organizzazioni sindacali del personale della carriera dirigenziale penitenziaria, attraverso un successivo comunicato dell’11.02.2013, avevano dichiarato congiuntamente lo stato di agitazione.
Più volte era poi intervenuto ancora il Si.Di.Pe.,  sollecitando l’allora Presidente del Consiglio e il Ministro della Giustizia Paola Severino sulla questione, e oggi, finalmente, gli assegni  una tantum, che sostituiscono una serie di competenze economiche non percepite a causa del blocco degli adeguamenti stipendiali, sono stati riconosciuti anche alla dirigenza penitenziaria alla quale, in assenza di contratto, si applica il trattamento economico-giuridico dei dirigenti della Polizia di Stato.
Il Si.Di.Pe. sente allora il dovere di ringraziare l’ex Ministro della Giustizia Paola Severino che aveva assicurato a questa organizzazione sindacale il suo impegno, oggi resosi visibile, ma anche l’attuale Ministro Annamaria Cancellieri che ha evidentemente condiviso quell’impegno e certamente ha  garantito la risoluzione positiva della questione. Va inoltre riconosciuto all’Amministrazione Penitenziaria, in questa occasione, di avere sostenuto dal principio le ragioni della dirigenza penitenziaria perché fosse anche a questa garantito il riconoscimento del beneficio economico in questione.
Il Si.Di.Pe. confida che questo riconoscimento dia l’avvio ad una stagione nuova nella quale il neo Ministro della Giustizia voglia valorizzare e prestare la necessaria attenzione alla dirigenza penitenziaria di diritto pubblico, sino ad oggi troppo trascurata, affinché gli sia data la dignità giuridica ed economica, che merita,  partendo dall’attuazione dell'art. 28 del D.Lgs. n.63/2006 per la ricostruzione della carriera, condizione indispensabile per definire una base di partenza per la stipula del primo contratto di categoria, del quale ancor oggi i dirigenti penitenziari sono privi, nonostante siano trascorsi ben otto anni dalla legge di riforma che ha istituito la relativa carriera.

Il Segretario Nazionale
Rosario Tortorella

PRESIDENTE
Dott.ssa Cinzia CALANDRINO

SEGRETARIO NAZIONALE VICARIO
Dott. Francesco D’ANSELMO

SEGRETARIO NAZIONALE AGGIUNTO
Dott. Nicola PETRUZZELLI



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1 ai sensi dell’art.8, comma 11 bis, del decreto legge 31 maggio.2010, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.122, nonché dell’art.1 del decreto legge 26 marzo 2011, n.27, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2011, n.74.

 

 

 

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