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COMUNICATO STAMPA Prot. n.180/T/2013.101 del 10 dicembre 2013 | 10/12/2013 |
IL SALUTO E L’OMAGGIO DEL SI.DI.PE. A NELSON MANDELA |
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Si è spento giovedì 5 Dicembre, all'età di 95 anni, Madiba, il nome con cui era affettuosamente chiamato Nelson Mandela.
Oggi i leader mondiali, tra cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente del Consiglio Enrico Letta, si sono uniti a migliaia di sudafricani nel Fnb Stadium di Johannesburg, nei pressi di Soweto, per rendere omaggio a Nelson Mandela, per commemorare e fare omaggio ad un uomo che è stato capace di costruire un ponte tra nemici, superando le differenze politiche e razziali. Anche il Si.Di.Pe. - Sindacato Direttori Penitenziari - si unisce al dolore dell’intera umanità per la grave perdita che essa ha subito per la morte di Mandela, icona dei diritti umani, uomo che ha speso l’intera sua vita per affermare gli indefettibili principi di libertà e di rispetto della dignità umana. Il Si.Di.Pe. ed i propri dirigenti penitenziari vogliono salutare e ricordare Mandela, la sua umiltà e la sua grande umanità per le quali il mondo intero nutrirà per sempre profonda gratitudine, attraverso alcune delle sue memorabili frasi: Il perdono libera l'anima, rimuove la paura. È per questo che il perdono è un'arma potente. I veri leader devono essere in grado di sacrificare tutto per il bene della loro gente. Non c'è nessuna strada facile per la libertà. Esseri liberi non significa semplicemente rompere le catene ma vivere in modo tale da rispettare e accentuare la libertà altrui. Ho imparato che il coraggio non è l'assenza di paura, ma il trionfo su di essa. L'uomo coraggioso non è colui che non si sente impaurito, ma colui che vince la paura. Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l'anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi. L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra. L'educazione è l'arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo. Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati. Grazie Madiba! Il Segretario Nazionale Rosario Tortorella PRESIDENTE Dott.ssa Cinzia CALANDRINO SEGRETARIO NAZIONALE VICARIO Dott. Francesco D’ANSELMO SEGRETARIO NAZIONALE AGGIUNTO Dott. Nicola PETRUZZELLI |
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