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COMUNICATO STAMPA - MINACCE AI DIRETTORI PENITENZIARI | 18/03/2004 |
Il SI.DI.PE. - (Sindacato dei direttori e dirigenti penitenziari) affiliato CISL-FPS,
esprime il proprio sdegno verso gli autori di vigliacche minacce espresse nei riguardi
di diversi DIRETTORI PENITENZIARI della Toscana. L'invio di lettere minatorie, di bossoli di proiettili e l'utilizzo di qualunque altro vile armamentario che si intendesse esibire al fine di coartare e /o condizionare la libertà di giudizio e l'imparzialità dei DIRETTORI, non solo è inutile, ma al contrario sprona i predetti funzionari perché prevalgano, sempre e comunque, le ragioni della legalità all'interno delle carcerii taliane. E' infatti grazie anche ai DIRETTORI che il sistema penitenziario non è collassato, per quanto il loro lavoro sia pregno di responsabilità e, per converso, male retribuito e mortificato. Seppure le minacce ,lanciate nei confronti di diversi capi d'istituto penitenziario della TOSCANA, potrebbero rappresentare il segnale, convenuto, della ripresa in taluni ambienti ostili allo Stato di una conflittualità, ancora una volta unilaterale, mai spenta, la cui finalità potrebbe essere quella di favorire l'instaurarsi di un clima penitenziario rovente, esse non saranno capaci di piegare una costante linea di pensiero e di azione che trova fondamento nel rispetto dell'uomo, ancorché detenuto, ancorché autore di gravi ed efferati reati. E tanto non per "buonismo" o perché facenti parte di sofisticati circoli intellettuali, bensì per condiviso dovere istituzionale che distingue nettamente tra chi rispetti la persona e chi, invece, la superi per calcolo ideologico o per motivi egoistici anche illeciti. Resta comunque l'allarme. da non sottovalutare. Perciò invitiamo il Governo ed il Parlamento a tener conto di quanto accaduto, confidando, come sempre, nella forza di persuasione della legalità e nell'azione serena e ragionevole di quanti debbano assicurarla. Ai cari colleghi della Toscana, il SIDIPE tutto esprime i sensi della propria sincera solidarietà, insieme con quella di tutti gli operatori penitenziari che giornalmente si sottopongono ad un lavoro usurante e pericoloso, sapendo di essere apprezzati dalla gente comune, dalla buona gente. |
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Il Segretario Nazionale | |
Dr. Enrico SBRIGLIA | |