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PARTECIPAZIONE DEL SI.DI.PE. ALLA TRASMISSIONE TELEVISIVA "NOTIZIE OGGI" del 9.9.2010, su CANALE ITALIA (ore 6.00/ 8.20 ca.). 08/09/2010

Ancora una volta Il SI.DI.PE., con il proprio segretario nazionale, dr. Enrico SBRIGLIA, parteciperà alla trasmissione giornalistica "Notizie Oggi", nel corso della quale, tra i diversi temi, si affronterà anche quello della difficile situazione delle carceri italiane. Chi volesse intervenire in diretta dovrà fare il seguente numero telefonico: 049-631111. Il dr. Gianluca VERSACE, conduttore della trasmissione, costituisce una garanzia di equità ed indipendenza già testata in precedenti edizioni che hanno trattato la questione.

"CANALE ITALIA", confermando la civile sensibilità che ha costantemente evidenziato sui temi dell'esecuzione penale, offrirà una ulteriore opportunità per "svegliare" l'effettiva attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica su un sistema organizzativo penitenziario che rischia di esplodere da un momento all'altro con conseguenze disastrose per la sicurezza dei cittadini.

Ormai gli operatori penitenziari sono non soltanto stanchi e delusi dalle inutili promesse di aiuti concreti, solennemente enunciate ma non concretizzate in atti, non visibili in effettivi conferimenti di risorse umane e finanziarie, non garantite da una contestuale, sincera e rinnovata, attenzione verso la fatica ed il sacrificio quotidiano degli operatori penitenziari i quali si sentono finanche presi in giro, costretti da soli a garantire il pallido tentativo di un effettivo rispetto dei valori costituzionali in tema di diritti umani, dignità della pena, rieducazione dei condannati.

Le carceri, sovraffollate e spesso manchevoli di tutto, si stanno sempre più progressivamente trasformando in gironi infernali, capaci di annichilire e stritolare tutto e tutti: una democrazia della sofferenza e del dolore che non riesce neanche a distinguere tra operatori penitenziari e detenuti, tra innocenti e colpevoli, tra atei e credenti.

Sembra quasi che le stesse diverse divinità, così come sono numerosi e diverse le etnie incarcerate, abbiano compreso che è meglio fermarsi alla porta blindata, imitando alla perfezione coloro che, per le posizioni di responsabilità sia politica che amministrativa ricoperte, dovrebbero entrarvici ogni giorno, per capire, portare solidarietà vera, nonchè rendersi conto di persona sullo stato delle cose.

Dopo le processioni del 15 agosto, fatta da quanti, politici e rappresentanti delle istituzioni, hanno voluto rendere omaggio alla "Madonna Piangente ed Incatenata", ci attendiamo quelle del 25 dicembre p.v., consci che nel serraglio natalizio apparirà la ricorrente cometa luminosa di mendaci promesse, sempre che non accada  qualcosa prima, qualcosa di irreparabile che nessuno di noi vorrebbe: ma ormai non abbiamo più mezzi a disposizione, credeteci non dipenderà da noi e vi assicuriamo che non abbandoneremo la nave che affonda...

Una bottiglia da un litro di acqua non può contenerne due, una recettività delle carceri, già di per se presuntiva, di circa 45 mila detenuti, non potrà contenerne agevolmente 70 mila..., non occorre essere aruspici per comprendere a quali rischi tutti stiamo andando incontro.

La segreteria nazionale

 

 

 

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